BLACK STAR RIDERS – The Killer Instinct (2015)

BlackstarridersthekillerinstinctScott Gorham è stato una sorta di capitano in seconda dei Thin Lizzy. E’ pure un uomo serio, rispettoso al punto di non usarne il nome. Umanamente, non possiamo volergli male, ma nemmeno perdonargli il fatto che i suoi Black Star Riders abbiano già pubblicato due fiaschi su due. Tutti i particolari del Lizzy-sound sono lì, lucidati ed esposti in una camera stagna dalle pareti trasparenti. Come dire che c’è la vena del cantastorie à la Bob Seger, l’epica protometal, l’influenza folk, quella southern (quelle soul e funk, complice la voce di Warwick e una ritmica troppo quadrata, mancano del tutto), ma ci sono perché ci devono essere, senza che l’amalgama vada oltre una ripetizione meccanica dell’immagine mentale cristallizzata nelle menti dei rocker di tutto il mondo. Nemmeno paragonati alla media delle uscite in giro i Black Star Riders riescono a rimediare una bella figura, perché sembrano una band tedesca buona per un palco secondario del Wacken. Phil Lynott è morto e i Thin Lizzy con lui. Un’action figure, perché questo sono i Black Star Riders, non potrà mai essere all’altezza. Complimenti.

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